Conto corrente: dal 1° gennaio 2020 più trasparenza e chiarezza, arrivano nuove regole per banche e correntisti volute da Banca Italia. Ecco le novità
Nuove regole per il conto corrente, dal 1° gennaio 2020, di rapporti tra banche e correntisti stabilite dalla Banca d’Italia che impone più trasparenza. La Banca d’Italia ha deliberato nuove regole sulla trasparenza dei servizi bancari e correttezza nelle relazioni con i clienti. Il provvedimento del 18 giugno 2019, è stato pubblicato in G.U. n.156 del 5 luglio 2019. Le modifiche entreranno in vigore dal 1° gennaio 2020, queste stabiliscono che ai correntisti delle banche vengono forniti maggiori informazioni e garanzie.
In primis, i consumatori dovranno essere informati in modo chiaro sui costi delle operazioni bancarie e di conseguenza è stato previsto il diritto a ricevere dalla banca il documento sulle reali spese del conto e l’indicatore dei costi complessivi. Quest’ultimi non saranno più frammentati per singole voci. Il correntista, inoltre, dovrà essere informato dalla banca nel caso di uno sconfinamento oltre i 300 euro, entro un mese e tre giorni.
Conto corrente: le nuove regole per le banche
Le banche già dal 2009 erano stati obbligati all’invio ai clienti di specifici documenti per la trasparenza del rapporto, ma nella pratica questa regola era stata applicata inviando ai correntisti una quantità di documenti poco chiari e di difficile interpretazione. Ora invece i documenti da fornire ai correntisti dovranno rispettare delle precise regole per le loro chiarezza e leggibilità.
Le banche dovranno seguire delle precise regole per la stesura di tali documenti, vediamo nel dettaglio quali sono.
Conto Corrente: descrizione chiara delle spese del conto
Il foglio informatico che attualmente viene fornito ai correntisti è di difficile interpretazione, quindi dovrà essere riscritto seguendo le regole stabilite dalla Banca D’Italia. Infatti, per far sì che questo compito possa essere semplificato ha predisposto un modello tipo, a cui le banche dovranno attenersi.
In questo modo si presenterà al cliente un documento dove è di facile interpretare il costo delle singole operazioni e quello complessivo. Le banche dovranno quindi anche distinguere in modo chiaro ed esplicito le spese di scrittura contabile e gli oneri fiscali.
Quantificare i costi di tenuta conto e delle operazioni
La banca invierà al cliente un modulo di “Indicatore dei costi complessivi” (Icc). Con cui si potranno fare confronti con altre offerte e di conseguenza conoscere il vero costo del conto.
Per poter stilare tale documento la Banca d’Italia ha previsto che le banche debbano distinguere i vari tipi di conto corrente: “a pacchetto”, cioè quelli con i costi prestabiliti in modo forfettario, e quelli “a consumo” cioè quelli i cui costi si conteggiano in base alle operazioni effettuate ed infine dai conti convenzionati per categorie di soggetti.
L’Icc dovrà essere indicato in due documenti: nel documento informativo sulle spese e nel riepilogo delle spese che la banca invierà al correntista alla fine di ogni anno in allegato all’estratto conto.
Conto Corrente: Comunicazione ai clienti il riepilogo delle spese
La banca sarà obbligata, oltre all’invio degli estratti conto periodici e i documenti di sintesi, anche all’invio di un ulteriore documento in cui verranno riepilogate tutte le spese.
Esso dovrà indicare il tasso di interesse creditore e l’importo degli interessi maturati, o il tasso di interesse applicato a debito e l’importo degli interessi addebitati nel periodo di riferimento, in caso di sconfinamento. Il cliente avrà la possibilità di poter richiedere alla banca tutti i chiarimenti necessari sulle spese applicate e verificare se c’è stato o meno il rispetto degli obblighi informativi.
Conto corrente: costi applicati ai servizi
La banca dovrà inviare al cliente anche un “Documento informativo sulle spese” in cui indicherà tutti i costi specifici di ciascun servizio collegato al conto corrente.
Nel caso di un conto “a pacchetto” dovranno essere indicate le spese per i servizi inclusi e le spese aggiuntive per le operazioni eccedenti. In cliente dovrà ricevere questo documento in tempo utile prima della conclusione del contratto, in modo da poter verificare che i costi applicati sono congrui e di evitare il fenomeno dei costi nascosti.
Con la nuova normativa il frontespizio del contratto dovrà contenere tale documento.
Conto corrente: la banca informa il cliente che sconfina
Nel caso in cui l correntista va a debito per un importo superiore a 300 euro, quando non è previsto il fido, o quando supera il 5% del fido concesso, la banca ha l’obbligo di inviare una lettera di comunicazione entro un mese e tre giorni dalla data in cui si è verificato lo sconfinamento.