lunedì 15 luglio 2019

I migliori conti correnti con prelievi gratuiti da richiedere a luglio 2019

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Quando si sceglie un conto corrente è importante valutare tutti i costi di gestione, inclusi quelli collegati ai sistemi di pagamento e prelievo, in Italia e all’estero. Se si ha spesso necessità di prelevare contante, meglio orientarsi verso soluzioni che offrono questo servizio senza commissioni.
Ecco una selezione dei migliori conti correnti con prelievi gratuiti da richiedere a luglio 2019.

La maggior parte delle offerte bancarie consente di prelevare gratuitamente con la carta di debitopresso lo sportello automatico di una banca del gruppo. In alcuni casi questo vantaggio è esteso anche ai prelievi presso gli sportelli di altre banche. Ad esempio chi ha un conto corrente Webank può prelevare ovunque senza commissioni con la carta di debito internazionale abbinata al conto, in Italia e in area Euro. Il vantaggio si inserisce all’interno di un’offerta di conto corrente a zero spese, senza canone.
Che Banca! offre ai propri clienti di abbinare al conto corrente Digital una carta di debito internazionale senza canone, che consente prelievi senza commissioni ovunque, in Italia e all’estero, agli ATM del gruppo Mediobanca come agli sportelli di altre banche.
Hello! Money, il conto corrente on line di Hello Bank!, consente di avere una carta di debito internazionale per prelevare gratuitamente in Italia e all’estero a tutti gli sportelli automatici del gruppo BNL, sfruttando il circuito Maestro. Agli sportelli di altre banche i prelievi sono gratuiti solo se pari o superiori a 100 euro di importo. Per prelevare somme minori è richiesta una commissione di 1 euro per operazione.
Il conto corrente Crédit Agricole consente di prelevare gratuitamente con la carta di debito internazionale EasyCash presso tutte le banche del gruppo, in Italia e in Francia, mentre richiede una commissione di 2,10 euro se si preleva agli sportelli automatici di altre banche.

https://www.facile.it/conti/news/i-migliori-conti-correnti-con-prelievi-gratuiti-da-richiedere-a-luglio-2019.html

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domenica 14 luglio 2019

Sul conto corrente le viene versato un milione di euro. Ecco cosa decide di fare

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Milionaria per qualche minuto per errore: la storia della 26enne di Boston e l’ebrezza di sentirsi milionaria seppur per poco


All'improvviso senza che se lo aspetti, le viene versato un milione di euro sul conto corrente. Ecco cosa decide di fare, tutta la storia.

 

Milionaria per qualche minuto dopo aver ricevuto, per sbaglio, sul proprio conto corrente un accredito di ben un milione di dollari. Ma cosa è potuto accadere perchè si ritrovasse con tutti quei soldi senza saperlo?

Un milione di dollari su conto corrente: la storia


La storia arriva da Boston dove Ellen Fleming, 26 anni, in un giorno qualunque, improvvisamente, ha visto impennarsi la somma del suo conto corrente per lo sbagliato accredito di un milione di dollari. Una cifra esorbitante che ha decisamente lasciato senza parole la ragazza che, però, spinta da morale e buona coscienza, ha deciso di restituire il denaro ricevuto.
Stando a quanto riportato da The Boston Globe, Ellen Fleming ha ricevuto una telefonata da un consulente finanziario della TD Ameritrade, della quale è cliente, che le annunciava il deposito sul suo conto di ben 1,1 milioni di dollari. Incredula, controllando il saldo del proprio conto corrente, Ellen ha effettivamente visto di avere una cifra esorbitante, pensando subito di poter stare tranquilla e poter fare qualsiasi cosa desiderasse. Ma l’euforia è durata poco.

Un milione di dollari su conto corrente: cosa ha fatto la protagonista della storia


Resasi contro dell’errore, Ellen ha subito deciso di chiamare in banca per comunicare l'errore di trasmissione dei soldi sul suo conto Corrente. Il denaro era, infatti, destinato ad un'altra cliente, sua omonima, ma della Florida. Un sogno, dunque, quello di essere milionaria, durato per poco ma che ha fatto provare ad una comunissima ragazzi di 26 anni l’ebrezza di avere così tanti soldi da potersi rilassare e sentirsi serena di poter vivere appieno la propria vita senza preoccupazioni di come sostenere le spese mensili.


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giovedì 11 luglio 2019

Conto corrente: ecco i più vantaggiosi nel mese di luglio 2019

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Conto corrente: non sai quale sia più adatto a te? Ecco i 5 migliori conti di luglio 2019


Per poter scegliere un conto corrente conveniente bisogna trovare il giusto equilibrio tra i costi applicati e i servizi offerti, considerato che le esigenze variano sensibilmente da persona a persona. In base alle necessità più comini, come le emissioni di bonifici, le domiciliazioni, i prelievi e i pagamenti, abbiamo selezionato le 5 banche più convenienti del mese di luglio 2019.

Conti correnti più vantaggiosi di luglio 2019


La banca Wibida dà la possibilità ai nuovi correntisti di un conto corrente senza canone per un anno, e nel caso in cui vi si accredita lo stipendio o si ha una giacenza di almeno 5.000 euro il conto corrente resterà gratuito. Inoltre vi è anche una promozione per i nuovi clienti che aprono un nuovo conto entro il 31 luglio: un dispositivo Telepass a canone zero per un anno, senza costi di attivazione per il servizio europeo. In più i nuovi clienti possono beneficiare di un tasso creditore lordo annuo dell’1,60% sui risparmi vincolati per 6 mesi entro il 31 agosto.
La banca WeBank offre un conto corrente a zero spese e senza canone inoltre offre per chi apre un conto corrente entro il 31 luglio 80 euro in buoni carburante IP. Per ottenere ciò bisogna accreditare in conto stipendio o pensione o vincolare almeno 1.000 euro per 12 mesi.
Crédit Agricole propone un conto corrente on line con canone gratuito, bonifici e prelievi gratuiti e la possibilità di ricevere come un premio di benvenuto che consiste in un coupon Amazon da 100 euro, quando si predispone l’accredito in conto dello stipendio o della pensione oppure di un versamento di 10.000 euro.
Banca Hype propone una carta conto che sostituisce in tutte le operazioni base un conto corrente tradizionale, si possono effettuare le seguenti operazioni: accredito stipendio, domiciliazioni periodiche, bonifici, pagamenti bollettini. Ogni anno la carta può essere caricata di 50.000 euro al massimo. Il canone annuo è pari a 12 euro, mentre i bonifici e i prelievi sono gratis.
Tinaba è un conto corrente della Banca Profilo a zero canone, con bonifici e instant payments gratuiti e una prepagata MasterCard senza costi di ricarica. Il conto si può gestire tramite un’app evoluta dedicata.
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Conto corrente: arrivano nuove regole per i correntisti, ecco di cosa si tratta

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Conto corrente: dal 1° gennaio 2020 più trasparenza e chiarezza, arrivano nuove regole per banche e correntisti volute da Banca Italia. Ecco le novità

Nuove regole per il conto corrente, dal 1° gennaio 2020, di rapporti tra banche e correntisti stabilite dalla Banca d’Italia che impone più trasparenza. La Banca d’Italia ha deliberato nuove regole sulla trasparenza dei servizi bancari e correttezza nelle relazioni con i clienti. Il provvedimento del 18 giugno 2019, è stato pubblicato in G.U.  n.156 del 5 luglio 2019. Le modifiche entreranno in vigore dal 1° gennaio 2020, queste stabiliscono che ai correntisti delle banche vengono forniti maggiori informazioni e garanzie.

In primis, i consumatori dovranno essere informati in modo chiaro sui costi delle operazioni bancarie e di conseguenza è stato previsto il diritto a ricevere dalla banca il documento sulle reali spese del conto e l’indicatore dei costi complessivi. Quest’ultimi non saranno più frammentati per singole voci. Il correntista, inoltre, dovrà essere informato dalla banca nel caso di uno sconfinamento oltre i 300 euro, entro un mese e tre giorni.

Conto corrente: le nuove regole per le banche

Le banche già dal 2009 erano stati obbligati all’invio ai clienti di specifici documenti per la trasparenza del rapporto, ma nella pratica questa regola era stata applicata inviando ai correntisti una quantità di documenti poco chiari e di difficile interpretazione. Ora invece i documenti da fornire ai correntisti dovranno rispettare delle precise regole per le loro chiarezza e leggibilità.
Le banche dovranno seguire delle precise regole per la stesura di tali documenti, vediamo nel dettaglio quali sono.

Conto Corrente: descrizione chiara delle spese del conto

Il foglio informatico che attualmente viene fornito ai correntisti è di difficile interpretazione, quindi dovrà essere riscritto seguendo le regole stabilite dalla Banca D’Italia. Infatti, per far sì che questo compito possa essere semplificato ha predisposto un modello tipo, a cui le banche dovranno attenersi.
In questo modo si presenterà al cliente un documento dove è di facile interpretare il costo delle singole operazioni e quello complessivo. Le banche dovranno quindi anche distinguere in modo chiaro ed esplicito le spese di scrittura contabile e gli oneri fiscali.

Quantificare i costi di tenuta conto e delle operazioni

La banca invierà al cliente un modulo di “Indicatore dei costi complessivi” (Icc). Con cui si potranno fare confronti con altre offerte e di conseguenza conoscere il vero costo del conto.
Per poter stilare tale documento la Banca d’Italia ha previsto che le banche debbano distinguere i vari tipi di conto corrente: “a pacchetto”, cioè quelli con i costi prestabiliti in modo forfettario, e quelli “a consumo” cioè quelli i cui costi si conteggiano in base alle operazioni effettuate ed infine dai conti convenzionati per categorie di soggetti.
L’Icc dovrà essere indicato in due documenti: nel documento informativo sulle spese e nel riepilogo delle spese che la banca invierà al correntista alla fine di ogni anno in allegato all’estratto conto.

Conto Corrente: Comunicazione ai clienti il riepilogo delle spese

La banca sarà obbligata, oltre all’invio degli estratti conto periodici e i documenti di sintesi, anche all’invio di un ulteriore documento in cui verranno riepilogate tutte le spese.
Esso dovrà indicare il tasso di interesse creditore e l’importo degli interessi maturati, o il tasso di interesse applicato a debito e l’importo degli interessi addebitati nel periodo di riferimento, in caso di sconfinamento. Il cliente avrà la possibilità di poter richiedere alla banca tutti i chiarimenti necessari sulle spese applicate e verificare se c’è stato o meno il rispetto degli obblighi informativi.

Conto corrente: costi applicati ai servizi

La banca dovrà inviare al cliente anche un “Documento informativo sulle spese” in cui indicherà tutti i costi specifici di ciascun servizio collegato al conto corrente.
Nel caso di un conto “a pacchetto” dovranno essere indicate le spese per i servizi inclusi e le spese aggiuntive per le operazioni eccedenti. In cliente dovrà ricevere questo documento in tempo utile prima della conclusione del contratto, in modo da poter verificare che i costi applicati sono congrui e di evitare il fenomeno dei costi nascosti.
Con la nuova normativa il frontespizio del contratto dovrà contenere tale documento.

Conto corrente: la banca informa il cliente che sconfina

Nel caso in cui l correntista va a debito per un importo superiore a 300 euro, quando non è previsto il fido, o quando supera il 5% del fido concesso, la banca ha l’obbligo di inviare una lettera di comunicazione entro un mese e tre giorni dalla data in cui si è verificato lo sconfinamento.
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martedì 9 luglio 2019

Conto corrente in rosso: che cosa succede a chi "sfora" e quando scatta l'alert

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Conto corrente in rosso: che cosa succede a chi "sfora" e quando scatta l'alert


Può succedere a chiunque e per svariati motivi. Andare in rosso in banca è un'evenienza prevista dalle normative: che cosa succede in tal caso al correntista? E' tutto nero su bianco



Può succedere a chiunque e per svariati motivi. Andare in rosso in banca è un'evenienza prevista dalle normative: che cosa succede in tal caso al correntista? E' tutto nero su bianco“
Conto corrente in rosso: che cosa succede a chi "sfora" e quando scatta l'alert
una situazione spiacevole, ma può succedere a chiunque e per svariati motivi. Andare in rosso in banca è un'evenienza prevista dalle normative: che cosa succede in tal caso al correntista? E' tutto nero su bianco. L'alert per chi sconfina in banca scatta se si va in rosso per una cifra superiore ai 300 euro. Stiamo parlando però solo dei conti senza fidi.
Bankitalia in un recente provvedimento sulla trasparenza ha chiarito tutti i dubbi e le zone d'ombra. Il provvedimento è del 18 giugno 2019  e contiene "disposizioni in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari - correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti". Lo si può reperire sulla Gazzetta Ufficiale n.156 del 5 luglio scorso. E' una nuova revisione di un percorso di trasparenza iniziato ben dieci anni fa: attenzione, le modifiche saranno operative dal 1° gennaio 2020.

Conto in rosso, quando deve scattare l'alert

Chi va in rosso sul proprio conto corrente deve ricevere una informazione dettagliata e specifica sullo sconfinamento consistente di durata superiore a un mese. Che cosa si intende per "consistente". Non c'è possibilità di malintesi. Lo sconfinamento è consistente quando supera i 300 euro in assenza di apertura di credito, oppure al 5% dell'importo totale del fido. Anche i tempi di invio dell'alert sono molto rigorosi. La comunicazione dello sconfinamento è effettuata al più tardi entro tre giorni lavorativi successivi al compimento del mese. Per riepilogare, il "rosso" sul conto corrente in banca è considerabile "consistente" nelle seguenti eventualità: 
  • se il conto corrente è senza fido: scoperto è pari o superiore a 300 euro.
  • se il conto corrente è con fido: scoperto oltre il 5% del totale del fido. 
In tutti i casi - a meno di specifiche caratteristiche contrattuali del proprio conto corrente, è buona cosa informarsi presso la propria filiale - quando si va in rosso, anche se per cifre ridottissime, non si possono più fare prelievi al bancomat.

Chiudere un conto corrente in rosso

E' sempre possibile decidere di chiudere un conto corrente in rosso. Serve per fare in modo che le spese non aumentino, e la banca non può dire di no alla chiusura. Ovviamente il debito resta. Non è nemmeno automatica la segnalazione nell’elenco dei "cattivi pagatori", che può essere fatta solo dopo un'adeguata comunicazione al correntista in cui gli viene proposto un percorso per "rientrare", e solo per cifre di migliaia di euro. Qualsiasi banca è solita tollerare senza problemi di sorta piccoli sconfinamenti, quando sono per poche centinaia di euro e quando non si prolungano nel tempo.


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