mercoledì 20 novembre 2019

Conto corrente Google e prestiti digitali : attivi dal 2020

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Il colosso di Mountain View è pronto per lanciare nuovi strumenti finanziari. La notizia più interessante è quella che indica Google come una nuova banca, già dal 2020. Una notizia però non del tutto corretta. La verità è che Big G ha intenzione di lanciare il suo conto corrente.

Quest’ultimo verrà creato grazie alla partnership con Citigroup, una delle più importanti banche d’investimento e di servizi finanziari di New York. Quindi, l’obiettivo reale è quello di lavorare al fianco delle banche in modo da incrementare ancora una volta i settori in cui opera Google.

Possiamo affermare con certezza, che nel 2020 Google non diventerà una banca. Lancerà invece un nuovo strumento finanziario per il  settore digital, ovvero un conto corrente che verrà chiamato “Cache”.

La situazione attuale

Il colosso statunitense era già entrato nel settore dopo il lancio di Google Pay, aggiungendo così un metodo di pagamento collegabile con il “sistema Google”. Che tra l’altro è stato altamente innovativo, dato che permette il pagamento con il proprio smartphone. Basterà collegare la carta di credito al vostro account Google, e potrete pagare sui siti web o nei negozi semplicemente premendo un pulsante.
Ora Big G prova addirittura a lanciare un proprio conto corrente, però sempre affiancata da una banca “reale”. Sembra proprio che l’azienda non voglia seguire la strada intrapresa da Zuckerberg con la sua Libra, bocciata dalle banche e dal governo USA. Il lancio della criptovaluta di Facebook non è avvenuta, e non avverrà neanche nei prossimi anni, cosa che ha costretto Zuckerberg a ridimensionarsi e optare per un nuovo sistema di pagamento ovvero Facebook Pay. Molto lontano dall’idea di avere una propria valuta.

Gli obiettivi

Ecco, Google vuole proprio evitare screzi con governi e banche, e decide appunto di collaborare con loro. Insomma, niente di nuovo si tratta di un semplice conto corrente però targato Google. Sicuramente presenterà nuove funzionalità da sfruttare online, e nei prossimi anni potremo assistere anche a nuove soluzioni fintech collegate alla carta.
Il colosso californiano vuole diventare un punto di riferimento per tutte quelle persone che non hanno accesso al sistema bancario. Le persone che non possiedono un conto bancario e non intrattengono nessun rapporto con le banche, sono quantificati in 1,7 milioni di persone in tutto il mondo.
Un po’ per le restrizioni dei propri governi, un po’ per mancanza vera e propria di sistema finanziario, questo grande numero di persone si ritrova ad essere escluso dal sistema. Cosa che Google cercherà di “riparare”.

I nuovi prestiti digitali

Ma non è tutto. Si vocifera anche che Big G voglia entrare presto nel settore dei prestiti. E addirittura rivoluzionarlo con i nuovi prestiti digitali. In pratica si tratta di ottenere dei prestiti istantanei pre-approvati e liquidarli tramite app. Non sarà presente il rating di credito dato che le aziende fintech utilizzano determinati dati ed algoritmi per determinarne il rischio.
Pensiamo che addirittura Google potrebbe rilasciare prestiti anche ai suoi “dipendenti”. Non a quelli che lavorano in azienda, bensì a coloro che guadagnano grazie a Google Adsense. Potrebbe essere creato un algoritmo che calcoli il rischio basandosi sui guadagni Adsense. E sarà poi Google ad erogare automaticamente il prestito.
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Acquisto carburante, tracciabilità con rapporto di conto corrente

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L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in tema di obbligo di tracciabilità dei pagamenti relativi agli acquisti di carburante per autotrazione.
Con la risposta alla consulenza giuridica n. 19 del 15 novembre 2019, infatti, l’Agenzia si esprime sul corretto adempimento dell'obbligo di tracciabilità dei pagamenti relativi agli acquisti di carburante per autotrazione, previsto dall'articolo 19-bis1, comma 1, lettera d), del Dpr n. 633/1972, ai fini della detraibilità dell'Iva e della deducibilità dei costi.

Cessione carburante: tracciabilità dei pagamenti se c’è rapporto di conto corrente tra le parti

Concordando con la soluzione prospettata dall’istante, l’Agenzia ritiene che il rapporto di conto corrente, instaurato tra un ente associativo e le imprese di autotrasporto consociate, in base al quale si realizza un meccanismo di compensazione tra i debiti delle imprese per gli acquisti di carburante effettuati dal “consorzio”, e i crediti che queste ultime vantano nei confronti dell’ente per i servizi di trasporto resi per suo conto, non costituisce inadempimento dell'obbligo di tracciabilità dei pagamenti relativi alle cessioni di carburanti per autotrazione.
Il pagamento del saldo risultante dagli importi non compensati a favore di uno dei due soggetti del rapporto è, infatti, comunque effettuato con mezzi tracciabili.
Dunque, è in base agli effetti del contratto di conto corrente, stipulato dalle parti nell'esercizio della propria autonomia contrattuale, che l'impresa non effettua il pagamento del carburante contestualmente al suo acquisto dall'ente associativo. Di conseguenza, non verificandosi il pagamento al momento dell'acquisto, l'impresa non è soggetta in questa fase all'obbligo di tracciabilità del pagamento per la deduzione della spesa ai fini delle imposte sui redditi e della detraibilità dell'Iva, ma solo successivamente con riguardo al pagamento del saldo per gli importi eventualmente non compensati. Resta, invece, l'obbligo di certificazione degli acquisti con fattura elettronica, già in vigore dal 1° luglio 2018, per le cessioni effettuate al di fuori degli impianti stradali di carburante destinato a veicoli che circolano su strada, e dal 1° gennaio 2019 per tutte le cessioni effettuate da soggetti residenti o stabiliti.
L’Agenzia, infine, pur condividendo l’interpretazione dell’istante, pone alcune condizioni:
  • l'acquisto del carburante da parte dell'ente associativo deve avvenire con pagamento tracciabile documentato con fattura elettronica;
  • i singoli acquisti di carburante effettuati da ciascuna impresa di autotrasporto associata vanno documentati con fattura elettronica;
  • i rapporti di debito e credito tra l’ente associativo e le singole imprese derivanti dal contratto di conto corrente devono risultare da chiare e dettagliate evidenze contabili;
  • i pagamenti degli importi eventualmente non compensati devono essere effettuati con mezzi tracciabili.
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lunedì 15 luglio 2019

I migliori conti correnti con prelievi gratuiti da richiedere a luglio 2019

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Quando si sceglie un conto corrente è importante valutare tutti i costi di gestione, inclusi quelli collegati ai sistemi di pagamento e prelievo, in Italia e all’estero. Se si ha spesso necessità di prelevare contante, meglio orientarsi verso soluzioni che offrono questo servizio senza commissioni.
Ecco una selezione dei migliori conti correnti con prelievi gratuiti da richiedere a luglio 2019.

La maggior parte delle offerte bancarie consente di prelevare gratuitamente con la carta di debitopresso lo sportello automatico di una banca del gruppo. In alcuni casi questo vantaggio è esteso anche ai prelievi presso gli sportelli di altre banche. Ad esempio chi ha un conto corrente Webank può prelevare ovunque senza commissioni con la carta di debito internazionale abbinata al conto, in Italia e in area Euro. Il vantaggio si inserisce all’interno di un’offerta di conto corrente a zero spese, senza canone.
Che Banca! offre ai propri clienti di abbinare al conto corrente Digital una carta di debito internazionale senza canone, che consente prelievi senza commissioni ovunque, in Italia e all’estero, agli ATM del gruppo Mediobanca come agli sportelli di altre banche.
Hello! Money, il conto corrente on line di Hello Bank!, consente di avere una carta di debito internazionale per prelevare gratuitamente in Italia e all’estero a tutti gli sportelli automatici del gruppo BNL, sfruttando il circuito Maestro. Agli sportelli di altre banche i prelievi sono gratuiti solo se pari o superiori a 100 euro di importo. Per prelevare somme minori è richiesta una commissione di 1 euro per operazione.
Il conto corrente Crédit Agricole consente di prelevare gratuitamente con la carta di debito internazionale EasyCash presso tutte le banche del gruppo, in Italia e in Francia, mentre richiede una commissione di 2,10 euro se si preleva agli sportelli automatici di altre banche.

https://www.facile.it/conti/news/i-migliori-conti-correnti-con-prelievi-gratuiti-da-richiedere-a-luglio-2019.html

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domenica 14 luglio 2019

Sul conto corrente le viene versato un milione di euro. Ecco cosa decide di fare

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Milionaria per qualche minuto per errore: la storia della 26enne di Boston e l’ebrezza di sentirsi milionaria seppur per poco


All'improvviso senza che se lo aspetti, le viene versato un milione di euro sul conto corrente. Ecco cosa decide di fare, tutta la storia.

 

Milionaria per qualche minuto dopo aver ricevuto, per sbaglio, sul proprio conto corrente un accredito di ben un milione di dollari. Ma cosa è potuto accadere perchè si ritrovasse con tutti quei soldi senza saperlo?

Un milione di dollari su conto corrente: la storia


La storia arriva da Boston dove Ellen Fleming, 26 anni, in un giorno qualunque, improvvisamente, ha visto impennarsi la somma del suo conto corrente per lo sbagliato accredito di un milione di dollari. Una cifra esorbitante che ha decisamente lasciato senza parole la ragazza che, però, spinta da morale e buona coscienza, ha deciso di restituire il denaro ricevuto.
Stando a quanto riportato da The Boston Globe, Ellen Fleming ha ricevuto una telefonata da un consulente finanziario della TD Ameritrade, della quale è cliente, che le annunciava il deposito sul suo conto di ben 1,1 milioni di dollari. Incredula, controllando il saldo del proprio conto corrente, Ellen ha effettivamente visto di avere una cifra esorbitante, pensando subito di poter stare tranquilla e poter fare qualsiasi cosa desiderasse. Ma l’euforia è durata poco.

Un milione di dollari su conto corrente: cosa ha fatto la protagonista della storia


Resasi contro dell’errore, Ellen ha subito deciso di chiamare in banca per comunicare l'errore di trasmissione dei soldi sul suo conto Corrente. Il denaro era, infatti, destinato ad un'altra cliente, sua omonima, ma della Florida. Un sogno, dunque, quello di essere milionaria, durato per poco ma che ha fatto provare ad una comunissima ragazzi di 26 anni l’ebrezza di avere così tanti soldi da potersi rilassare e sentirsi serena di poter vivere appieno la propria vita senza preoccupazioni di come sostenere le spese mensili.


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giovedì 11 luglio 2019

Conto corrente: ecco i più vantaggiosi nel mese di luglio 2019

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Conto corrente: non sai quale sia più adatto a te? Ecco i 5 migliori conti di luglio 2019


Per poter scegliere un conto corrente conveniente bisogna trovare il giusto equilibrio tra i costi applicati e i servizi offerti, considerato che le esigenze variano sensibilmente da persona a persona. In base alle necessità più comini, come le emissioni di bonifici, le domiciliazioni, i prelievi e i pagamenti, abbiamo selezionato le 5 banche più convenienti del mese di luglio 2019.

Conti correnti più vantaggiosi di luglio 2019


La banca Wibida dà la possibilità ai nuovi correntisti di un conto corrente senza canone per un anno, e nel caso in cui vi si accredita lo stipendio o si ha una giacenza di almeno 5.000 euro il conto corrente resterà gratuito. Inoltre vi è anche una promozione per i nuovi clienti che aprono un nuovo conto entro il 31 luglio: un dispositivo Telepass a canone zero per un anno, senza costi di attivazione per il servizio europeo. In più i nuovi clienti possono beneficiare di un tasso creditore lordo annuo dell’1,60% sui risparmi vincolati per 6 mesi entro il 31 agosto.
La banca WeBank offre un conto corrente a zero spese e senza canone inoltre offre per chi apre un conto corrente entro il 31 luglio 80 euro in buoni carburante IP. Per ottenere ciò bisogna accreditare in conto stipendio o pensione o vincolare almeno 1.000 euro per 12 mesi.
Crédit Agricole propone un conto corrente on line con canone gratuito, bonifici e prelievi gratuiti e la possibilità di ricevere come un premio di benvenuto che consiste in un coupon Amazon da 100 euro, quando si predispone l’accredito in conto dello stipendio o della pensione oppure di un versamento di 10.000 euro.
Banca Hype propone una carta conto che sostituisce in tutte le operazioni base un conto corrente tradizionale, si possono effettuare le seguenti operazioni: accredito stipendio, domiciliazioni periodiche, bonifici, pagamenti bollettini. Ogni anno la carta può essere caricata di 50.000 euro al massimo. Il canone annuo è pari a 12 euro, mentre i bonifici e i prelievi sono gratis.
Tinaba è un conto corrente della Banca Profilo a zero canone, con bonifici e instant payments gratuiti e una prepagata MasterCard senza costi di ricarica. Il conto si può gestire tramite un’app evoluta dedicata.
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Conto corrente: arrivano nuove regole per i correntisti, ecco di cosa si tratta

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Conto corrente: dal 1° gennaio 2020 più trasparenza e chiarezza, arrivano nuove regole per banche e correntisti volute da Banca Italia. Ecco le novità

Nuove regole per il conto corrente, dal 1° gennaio 2020, di rapporti tra banche e correntisti stabilite dalla Banca d’Italia che impone più trasparenza. La Banca d’Italia ha deliberato nuove regole sulla trasparenza dei servizi bancari e correttezza nelle relazioni con i clienti. Il provvedimento del 18 giugno 2019, è stato pubblicato in G.U.  n.156 del 5 luglio 2019. Le modifiche entreranno in vigore dal 1° gennaio 2020, queste stabiliscono che ai correntisti delle banche vengono forniti maggiori informazioni e garanzie.

In primis, i consumatori dovranno essere informati in modo chiaro sui costi delle operazioni bancarie e di conseguenza è stato previsto il diritto a ricevere dalla banca il documento sulle reali spese del conto e l’indicatore dei costi complessivi. Quest’ultimi non saranno più frammentati per singole voci. Il correntista, inoltre, dovrà essere informato dalla banca nel caso di uno sconfinamento oltre i 300 euro, entro un mese e tre giorni.

Conto corrente: le nuove regole per le banche

Le banche già dal 2009 erano stati obbligati all’invio ai clienti di specifici documenti per la trasparenza del rapporto, ma nella pratica questa regola era stata applicata inviando ai correntisti una quantità di documenti poco chiari e di difficile interpretazione. Ora invece i documenti da fornire ai correntisti dovranno rispettare delle precise regole per le loro chiarezza e leggibilità.
Le banche dovranno seguire delle precise regole per la stesura di tali documenti, vediamo nel dettaglio quali sono.

Conto Corrente: descrizione chiara delle spese del conto

Il foglio informatico che attualmente viene fornito ai correntisti è di difficile interpretazione, quindi dovrà essere riscritto seguendo le regole stabilite dalla Banca D’Italia. Infatti, per far sì che questo compito possa essere semplificato ha predisposto un modello tipo, a cui le banche dovranno attenersi.
In questo modo si presenterà al cliente un documento dove è di facile interpretare il costo delle singole operazioni e quello complessivo. Le banche dovranno quindi anche distinguere in modo chiaro ed esplicito le spese di scrittura contabile e gli oneri fiscali.

Quantificare i costi di tenuta conto e delle operazioni

La banca invierà al cliente un modulo di “Indicatore dei costi complessivi” (Icc). Con cui si potranno fare confronti con altre offerte e di conseguenza conoscere il vero costo del conto.
Per poter stilare tale documento la Banca d’Italia ha previsto che le banche debbano distinguere i vari tipi di conto corrente: “a pacchetto”, cioè quelli con i costi prestabiliti in modo forfettario, e quelli “a consumo” cioè quelli i cui costi si conteggiano in base alle operazioni effettuate ed infine dai conti convenzionati per categorie di soggetti.
L’Icc dovrà essere indicato in due documenti: nel documento informativo sulle spese e nel riepilogo delle spese che la banca invierà al correntista alla fine di ogni anno in allegato all’estratto conto.

Conto Corrente: Comunicazione ai clienti il riepilogo delle spese

La banca sarà obbligata, oltre all’invio degli estratti conto periodici e i documenti di sintesi, anche all’invio di un ulteriore documento in cui verranno riepilogate tutte le spese.
Esso dovrà indicare il tasso di interesse creditore e l’importo degli interessi maturati, o il tasso di interesse applicato a debito e l’importo degli interessi addebitati nel periodo di riferimento, in caso di sconfinamento. Il cliente avrà la possibilità di poter richiedere alla banca tutti i chiarimenti necessari sulle spese applicate e verificare se c’è stato o meno il rispetto degli obblighi informativi.

Conto corrente: costi applicati ai servizi

La banca dovrà inviare al cliente anche un “Documento informativo sulle spese” in cui indicherà tutti i costi specifici di ciascun servizio collegato al conto corrente.
Nel caso di un conto “a pacchetto” dovranno essere indicate le spese per i servizi inclusi e le spese aggiuntive per le operazioni eccedenti. In cliente dovrà ricevere questo documento in tempo utile prima della conclusione del contratto, in modo da poter verificare che i costi applicati sono congrui e di evitare il fenomeno dei costi nascosti.
Con la nuova normativa il frontespizio del contratto dovrà contenere tale documento.

Conto corrente: la banca informa il cliente che sconfina

Nel caso in cui l correntista va a debito per un importo superiore a 300 euro, quando non è previsto il fido, o quando supera il 5% del fido concesso, la banca ha l’obbligo di inviare una lettera di comunicazione entro un mese e tre giorni dalla data in cui si è verificato lo sconfinamento.
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martedì 9 luglio 2019

Conto corrente in rosso: che cosa succede a chi "sfora" e quando scatta l'alert

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Conto corrente in rosso: che cosa succede a chi "sfora" e quando scatta l'alert


Può succedere a chiunque e per svariati motivi. Andare in rosso in banca è un'evenienza prevista dalle normative: che cosa succede in tal caso al correntista? E' tutto nero su bianco



Può succedere a chiunque e per svariati motivi. Andare in rosso in banca è un'evenienza prevista dalle normative: che cosa succede in tal caso al correntista? E' tutto nero su bianco“
Conto corrente in rosso: che cosa succede a chi "sfora" e quando scatta l'alert
una situazione spiacevole, ma può succedere a chiunque e per svariati motivi. Andare in rosso in banca è un'evenienza prevista dalle normative: che cosa succede in tal caso al correntista? E' tutto nero su bianco. L'alert per chi sconfina in banca scatta se si va in rosso per una cifra superiore ai 300 euro. Stiamo parlando però solo dei conti senza fidi.
Bankitalia in un recente provvedimento sulla trasparenza ha chiarito tutti i dubbi e le zone d'ombra. Il provvedimento è del 18 giugno 2019  e contiene "disposizioni in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari - correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti". Lo si può reperire sulla Gazzetta Ufficiale n.156 del 5 luglio scorso. E' una nuova revisione di un percorso di trasparenza iniziato ben dieci anni fa: attenzione, le modifiche saranno operative dal 1° gennaio 2020.

Conto in rosso, quando deve scattare l'alert

Chi va in rosso sul proprio conto corrente deve ricevere una informazione dettagliata e specifica sullo sconfinamento consistente di durata superiore a un mese. Che cosa si intende per "consistente". Non c'è possibilità di malintesi. Lo sconfinamento è consistente quando supera i 300 euro in assenza di apertura di credito, oppure al 5% dell'importo totale del fido. Anche i tempi di invio dell'alert sono molto rigorosi. La comunicazione dello sconfinamento è effettuata al più tardi entro tre giorni lavorativi successivi al compimento del mese. Per riepilogare, il "rosso" sul conto corrente in banca è considerabile "consistente" nelle seguenti eventualità: 
  • se il conto corrente è senza fido: scoperto è pari o superiore a 300 euro.
  • se il conto corrente è con fido: scoperto oltre il 5% del totale del fido. 
In tutti i casi - a meno di specifiche caratteristiche contrattuali del proprio conto corrente, è buona cosa informarsi presso la propria filiale - quando si va in rosso, anche se per cifre ridottissime, non si possono più fare prelievi al bancomat.

Chiudere un conto corrente in rosso

E' sempre possibile decidere di chiudere un conto corrente in rosso. Serve per fare in modo che le spese non aumentino, e la banca non può dire di no alla chiusura. Ovviamente il debito resta. Non è nemmeno automatica la segnalazione nell’elenco dei "cattivi pagatori", che può essere fatta solo dopo un'adeguata comunicazione al correntista in cui gli viene proposto un percorso per "rientrare", e solo per cifre di migliaia di euro. Qualsiasi banca è solita tollerare senza problemi di sorta piccoli sconfinamenti, quando sono per poche centinaia di euro e quando non si prolungano nel tempo.


Potrebbe interessarti: https://www.today.it/economia/conto-corrente-rosso-cosa-succede.html
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lunedì 3 giugno 2019

PENSIONI, VERGOGNOSO VERAMENTE: GUARDATE COSA HA RACCONTATO MARIO GIORDANO

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M5S: ‘Ue boccia Quota 100 e reddito di cittadinanza, ma gli euroburocrati vanno in pensione a 55 anni con pensioni d’oro’





“Con Quota 100 restituiamo il diritto alla pensione a centinaia di migliaia di lavoratori che non ce la fanno più, con il reddito di cittadinanza diamo una mano concreta a 5 milioni di italiani in difficoltà economica. Ma agli euroburocrati queste riforme non vanno bene”.
Lo ha scritto il Movimento 5 Stelle in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, sostenendo che gli euroburocrati “continuano a chiederci austerità mentre loro viaggiano in limousine e prendono stipendi d’oro a fine mese. Noi andiamo avanti!”.
Questo argomento è stato trattato anche da Mario Giordano nel corso della sua trasmissione televisiva “Fuori dal coro” su Rete4, in cui ha spiegato che “in questo clima europeo di ricatti, nasce anche l’ultimo giudizio di cui avete forse sentito parlare, quello che ha scaldato e ha fatto riscendere in campo i nostri amici, i commissari che dicono che l’Italia deve tenere i conti in ordini, sono preoccupati, e non poteva mancare il nostro amico Moscovici”.
Il commissario europeo Moscovici, riferendosi “alla manovra italiana ha detto che è un ostacolo alla crescita dell’economia”, ma c’è anche “Dombrovskis che è preoccupato”, i commissari sono quindi “preoccupati, dicono che dobbiamo fare i sacrifici” ha detto Giordano.
Eppure “Moscovici si consola dalle sue preoccupazioni con 27mila euro al mese, Dombrovskis 30mila e 200 euro al mese, questa è la loro preoccupazione e dicono a noi che non si può fare deficit ai conti e dobbiamo fare sacrifici” ha proseguito.
“Ma perché si sono preoccupati oggi? – ha fatto notare il conduttore – perché c’è stato il country report cioè una pagellina di metà anno dell’Unione Europea che sostanzialmente ha bocciato la manovra italiana perché ha detto che ‘la manovra – quella che contiene reddito di cittadinanza e Quota 100 – non aiuta la crescita'”.
In modo particolare “in Europa se la prendono con Quota 100 perché dicono che va a modificare la riforma Fornero che era quello che ci voleva perché bisogna andare in pensione tardi” ha fatto sapere, e infatti “gli euroburocrati vanno in pensione a 55 anni con una minima penalizzazione sui loro grandi stipendi”.
Guarda il video:


https://www.silenziefalsita.it/2019/03/01/m5s-ue-boccia-quota-100-e-reddito-di-cittadinanza-ma-gli-euroburocrati-vanno-in-pensione-a-55-anni-con-pensioni-doro/?fbclid=IwAR0wIrQ4Vdj-X-GCS5CBJWSC7TIKEarX6xc8o8cjRAY_VteiqX5UTHdJnZQ
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sabato 1 giugno 2019

TRUFFA: Gentile Cliente di Poste Italiane, Sei stato selezionato per ricevere un premio esclusivo!

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Circola una nuova truffa tramite SMS e EMAIL. Parla di un regalo esclusivo da parte di Poste Italiane (che ovviamente in questo caso è parte lesa) ma nella realtà dei fatti è la solita “truffa” del sondaggio + inserimento della carta di credito che porta l’ignaro utente ad abbonarsi a dei servizi a pagamento del costo di 50 euro mensili. Il modus operandi dei truffatori è sempre lo stesso descritto da noi in precedenza con altre truffe (qui Mediaworld ad esempio). Ma vediamo cosa dice il messaggio e cosa hanno pensato stavolta i truffatori del web.

La truffa con il sondaggio che dice “Sei stato selezionato per ricevere un premio esclusivo!”

Potreste ricevere questo messaggio truffa in vari modi:
  • Per E-Mail
  • Per SMS
  • Mentre navigate nel web (tramite lo smartphone o PC) sotto forma di messaggio popup.
Il messaggio che abbiamo messo sotto la lente d’ingrandimento oggi dice pressapoco cosi:
Gentile Cliente di Poste Italiane,

Sei stato selezionato per ricevere un premio esclusivo!
Per qualificarti per questa offerta speciale, completa il nostro sondaggio di marketing di 30 secondi sulle tue esperienze con Poste Italiane.
Clicca su OK per iniziare.

La truffa poi continua dicendo:
Gentile Cliente di Poste Italiane,

Raccontaci la tua esperienza con Poste Italiane, e come ringraziamento puoi scegliere tra diverse offerte esclusive. (valore minimo: €798)
Riferimento Cliente: PI-246G2.

Abbiamo provato a fare il sondaggio per cercare di capire lo scopo dei truffatori. Ed il messaggio che ci viene mostrato a video, dopo che abbiamo risposto a delle domande(piuttosto stupide), dice:
Grazie per aver completato il sondaggio!

Con sinceri ringraziamenti, puoi scegliere (1) articolo tra le offerte esclusive seguenti.
Agisci in fretta, la disponibilità dei prodotti è in esaurimento! NON scegliere più di una ricompensa (il nostro stock di omaggi è limitato e vorremmo che più clienti potessero beneficiare di questa offerta speciale).



L’offerta speciale consiste nella vincita di uno smartphone di ultimissima generazione offerto a 0 euro, almeno cosi pare. Ma la truffa inizia proprio da qui, in questo momento. Se utente fa click su “INVIAMELO” per prendersi il premio gli viene chiesto di inserire i propri dati personali.
Ecco la schermata successiva come si presenta:


Se si fa click su ordina ora si viene indirizzati verso una pagina che ci chiede di inserire i nostri dati personali. E nella schermata immediatamente successiva a quella dei dati personali ci viene chiesto di pagare 1 euro per la spedizione del prodotto. Come si paga questo euro? Inserendo la carta di credito!!!
A questo punto, infatti, c’è da pagare 1 euro per la spedizione di un telefono che ne vale 1.000. Capisco benissimo che l’utente poco esperto viene portato a pensare qualcosa del tipo: “per 1 euro ottengo un telefono che vale dagli 800 ai 1000 euro, è un affare“.
Ma purtroppo non è cosi amici. Si perché una volta immessa la propria carta di credito risulterete abbonati a dei servizi a pagamento che mensilmente prelevano 50 euro dal vostro conto bancario.
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Truffa trading online, non rispondete a questi numeri

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Dei call center del Regno Unito stanno chiamando gli utenti italiani convincendoli a investire nel trading online, ma si tratta di una truffa

30 Maggio 2019 - Se in questi giorni state ricevendo delle strane chiamate dal Regno Unito, fate molta attenzione, si tratta di una truffa telefonica. Molti utenti hanno segnalato sulle piattaforma social di aver ricevuto delle telefonate da numeri telefonici del Regno Unito (con il prefisso +44) in cui gli viene proposto di aprire un conto corrente per fare trading online. I soldi investiti dagli utenti, però, finiscono nelle mani dei falsi broker ed è impossibile recuperarli.
Non è la prima volta che parliamo di truffe telefoniche che colpiscono ignari utenti e che vengono fatte utilizzando un numero straniero. In questo caso, però, l’utente ha suo malgrado un ruolo attivo nella truffa e viene convinto dal malvivente a investire una piccola somma di denaro che con il passare del tempo aumenta sempre di più. Con la prospettiva di fare un facile guadagno, è molto semplice abbindolare una persona anziana o con poca esperienza con il mondo di Internet. E in pochi minuti i falsi broker riescono a guadagnare centinaia di euro. Ecco come funziona la truffa del trading online

Come funziona la truffa del trading online

Se avete ricevuto una telefonata da un numero del Regno Unito (+44 20 3695 3097 e +44 20 3519 9767) e non avete risposto, siete stati fortunati. Negli ultimi giorni molti utenti hanno segnalato di aver risposto a una chiamata proveniente dall’Inghilterra e si trattava di una truffa telefonica. Di che cosa si tratta? Di falsi broker che promettono alla persona dei facili guadagni tramite il trading online. Basta aprire un conto corrente online sul servizio di home banking segnalato dall’operatore telefonico e accreditare una piccola somma. Ed è qui che scatta la truffa: il sito dell’home banking, nonostante molto curato nei dettagli, è completamente falso e i soldi accreditati dagli utenti finiscono direttamente nelle tasche dei malviventi.
La truffa, però, non finisce qui. Il falso broker è anche in grado di truccare il conto corrente online facendo credere all’utente di aver guadagnato centinaia di euro in poco tempo e lo convince ad aumentare l’investimento. Quando la somma diventa ragguardevole, il malvivente fa sparire i soldi e alla vittima della truffa non resta che sporgere denuncia.

Come difendersi dalla truffa del trading online

Il primo consiglio per difendersi dalla truffa del trading online è di non rispondere a chiamate provenienti dal Regno Unito. Per riconoscerle basta vedere il prefisso telefonico internazionale +44. Inoltre, se ricevete delle telefonate in cui vi propongono di aprire un conto corrente per il trading online, diffidate sempre. Si tratta di questioni piuttosto delicate e che non vanno mai affrontate con una chiamata, soprattutto se non conoscete la persona che vi sta proponendo l’investimento da fare.
Infine, installate sullo smartphone un’applicazione in grado di bloccare in automatico le chiamate provenienti dai call center. Una delle migliori è Truecaller, che grazie a un database sempre aggiornato avvisa l’utente se si tratta di un numero spam oppure di un call center. L’applicazione è disponibile sia per gli utenti Android sia iOS.e e come difendersi.
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