mercoledì 20 novembre 2019

Conto corrente Google e prestiti digitali : attivi dal 2020

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Il colosso di Mountain View è pronto per lanciare nuovi strumenti finanziari. La notizia più interessante è quella che indica Google come una nuova banca, già dal 2020. Una notizia però non del tutto corretta. La verità è che Big G ha intenzione di lanciare il suo conto corrente.

Quest’ultimo verrà creato grazie alla partnership con Citigroup, una delle più importanti banche d’investimento e di servizi finanziari di New York. Quindi, l’obiettivo reale è quello di lavorare al fianco delle banche in modo da incrementare ancora una volta i settori in cui opera Google.

Possiamo affermare con certezza, che nel 2020 Google non diventerà una banca. Lancerà invece un nuovo strumento finanziario per il  settore digital, ovvero un conto corrente che verrà chiamato “Cache”.

La situazione attuale

Il colosso statunitense era già entrato nel settore dopo il lancio di Google Pay, aggiungendo così un metodo di pagamento collegabile con il “sistema Google”. Che tra l’altro è stato altamente innovativo, dato che permette il pagamento con il proprio smartphone. Basterà collegare la carta di credito al vostro account Google, e potrete pagare sui siti web o nei negozi semplicemente premendo un pulsante.
Ora Big G prova addirittura a lanciare un proprio conto corrente, però sempre affiancata da una banca “reale”. Sembra proprio che l’azienda non voglia seguire la strada intrapresa da Zuckerberg con la sua Libra, bocciata dalle banche e dal governo USA. Il lancio della criptovaluta di Facebook non è avvenuta, e non avverrà neanche nei prossimi anni, cosa che ha costretto Zuckerberg a ridimensionarsi e optare per un nuovo sistema di pagamento ovvero Facebook Pay. Molto lontano dall’idea di avere una propria valuta.

Gli obiettivi

Ecco, Google vuole proprio evitare screzi con governi e banche, e decide appunto di collaborare con loro. Insomma, niente di nuovo si tratta di un semplice conto corrente però targato Google. Sicuramente presenterà nuove funzionalità da sfruttare online, e nei prossimi anni potremo assistere anche a nuove soluzioni fintech collegate alla carta.
Il colosso californiano vuole diventare un punto di riferimento per tutte quelle persone che non hanno accesso al sistema bancario. Le persone che non possiedono un conto bancario e non intrattengono nessun rapporto con le banche, sono quantificati in 1,7 milioni di persone in tutto il mondo.
Un po’ per le restrizioni dei propri governi, un po’ per mancanza vera e propria di sistema finanziario, questo grande numero di persone si ritrova ad essere escluso dal sistema. Cosa che Google cercherà di “riparare”.

I nuovi prestiti digitali

Ma non è tutto. Si vocifera anche che Big G voglia entrare presto nel settore dei prestiti. E addirittura rivoluzionarlo con i nuovi prestiti digitali. In pratica si tratta di ottenere dei prestiti istantanei pre-approvati e liquidarli tramite app. Non sarà presente il rating di credito dato che le aziende fintech utilizzano determinati dati ed algoritmi per determinarne il rischio.
Pensiamo che addirittura Google potrebbe rilasciare prestiti anche ai suoi “dipendenti”. Non a quelli che lavorano in azienda, bensì a coloro che guadagnano grazie a Google Adsense. Potrebbe essere creato un algoritmo che calcoli il rischio basandosi sui guadagni Adsense. E sarà poi Google ad erogare automaticamente il prestito.
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Acquisto carburante, tracciabilità con rapporto di conto corrente

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L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in tema di obbligo di tracciabilità dei pagamenti relativi agli acquisti di carburante per autotrazione.
Con la risposta alla consulenza giuridica n. 19 del 15 novembre 2019, infatti, l’Agenzia si esprime sul corretto adempimento dell'obbligo di tracciabilità dei pagamenti relativi agli acquisti di carburante per autotrazione, previsto dall'articolo 19-bis1, comma 1, lettera d), del Dpr n. 633/1972, ai fini della detraibilità dell'Iva e della deducibilità dei costi.

Cessione carburante: tracciabilità dei pagamenti se c’è rapporto di conto corrente tra le parti

Concordando con la soluzione prospettata dall’istante, l’Agenzia ritiene che il rapporto di conto corrente, instaurato tra un ente associativo e le imprese di autotrasporto consociate, in base al quale si realizza un meccanismo di compensazione tra i debiti delle imprese per gli acquisti di carburante effettuati dal “consorzio”, e i crediti che queste ultime vantano nei confronti dell’ente per i servizi di trasporto resi per suo conto, non costituisce inadempimento dell'obbligo di tracciabilità dei pagamenti relativi alle cessioni di carburanti per autotrazione.
Il pagamento del saldo risultante dagli importi non compensati a favore di uno dei due soggetti del rapporto è, infatti, comunque effettuato con mezzi tracciabili.
Dunque, è in base agli effetti del contratto di conto corrente, stipulato dalle parti nell'esercizio della propria autonomia contrattuale, che l'impresa non effettua il pagamento del carburante contestualmente al suo acquisto dall'ente associativo. Di conseguenza, non verificandosi il pagamento al momento dell'acquisto, l'impresa non è soggetta in questa fase all'obbligo di tracciabilità del pagamento per la deduzione della spesa ai fini delle imposte sui redditi e della detraibilità dell'Iva, ma solo successivamente con riguardo al pagamento del saldo per gli importi eventualmente non compensati. Resta, invece, l'obbligo di certificazione degli acquisti con fattura elettronica, già in vigore dal 1° luglio 2018, per le cessioni effettuate al di fuori degli impianti stradali di carburante destinato a veicoli che circolano su strada, e dal 1° gennaio 2019 per tutte le cessioni effettuate da soggetti residenti o stabiliti.
L’Agenzia, infine, pur condividendo l’interpretazione dell’istante, pone alcune condizioni:
  • l'acquisto del carburante da parte dell'ente associativo deve avvenire con pagamento tracciabile documentato con fattura elettronica;
  • i singoli acquisti di carburante effettuati da ciascuna impresa di autotrasporto associata vanno documentati con fattura elettronica;
  • i rapporti di debito e credito tra l’ente associativo e le singole imprese derivanti dal contratto di conto corrente devono risultare da chiare e dettagliate evidenze contabili;
  • i pagamenti degli importi eventualmente non compensati devono essere effettuati con mezzi tracciabili.
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